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Quando la banca cede il credito è possibile che la propria situazione di indebitamento si complichi. Chi acquista un debito non pagato, infatti, può decidere di ricorrere anche a soluzioni legali particolarmente aspre. 

Che cosa significa quando la banca cede il credito?

La cessione del credito è un’operazione in cui una banca trasferisce a un altro soggetto il diritto di riscuotere un debito. Questo nuovo soggetto può essere un’altra banca o una società di recupero crediti. La banca decide di cedere il credito per ridurre i rischi legati ai crediti deteriorati, cioè debiti che non vengono pagati con regolarità.

Se una banca decide di vendere il credito che ha verso un debitore, da quel momento sarà un altro soggetto (chiamato cessionario) a occuparsi del debito. Importante: questa operazione non elimina il debito, cambia solo l’interlocutore con cui il debitore dovrà trattare per risolverlo.

La cessione può avvenire in due modalità principali:

  • pro soluto: la banca cede il credito senza più avere alcuna responsabilità nel recupero
  • pro solvendo: la banca rimane in parte responsabile qualora il nuovo soggetto non riesca a recuperare il credito.

La cessione del credito deve essere sempre notificata al debitore, che ha il diritto di sapere a chi dovrà fare riferimento d’ora in poi.

A chi la banca cede il credito?

Le banche possono cedere crediti, soprattutto quelli deteriorati, a una varietà di soggetti specializzati. Ecco i principali:

  • Altre banche: Le banche possono cedere i crediti deteriorati ad altre istituzioni bancarie che dispongono di risorse o strategie specifiche per gestirli. Questo consente a entrambe di migliorare la gestione del proprio bilancio.
  • Società di recupero crediti: Queste aziende, specializzate nel recupero di debiti, acquistano i crediti per gestire direttamente i rapporti con i debitori. Possono proporre soluzioni come il saldo e stralcio, piani di rientro o, se necessario, avviare azioni legali.
  • Fondi di investimento (NPL): I fondi, spesso internazionali, si occupano di acquistare pacchetti di crediti deteriorati a prezzi ridotti. Il loro obiettivo è ottenere un profitto recuperando una parte dei debiti acquisiti.
  • Società veicolo: Le banche possono trasferire i crediti a queste società, note anche come società di cartolarizzazione del credito. Queste trasformano i crediti in titoli negoziabili, offrendo alle banche un’alternativa per ottenere liquidità.

Cambiamenti nella gestione del credito e diritti del debitore

Un aspetto significativo che può cambiare è il modo in cui il credito viene gestito. Le banche tendono ad avere un approccio più formale, mentre le società di recupero crediti possono essere più insistenti.

  • Più solleciti e contatti: I nuovi creditori potrebbero essere più insistenti nel tentativo di recuperare il debito, inviando lettere o effettuando chiamate con maggiore frequenza. Questo può risultare stressante per il debitore, ma è importante sapere che devono sempre agire nel rispetto delle leggi.
  • Possibilità di negoziazione: Il nuovo creditore, in alcuni casi, potrebbe mostrarsi più disponibile a trovare un accordo rispetto alla banca. Ad esempio, potrebbe proporre una riduzione del debito totale se viene pagato in un’unica soluzione o offrire piani di pagamento più adatti alla situazione del debitore.

Anche se cambia il creditore, i diritti del debitore rimangono in ogni caso gli stessi. È infatti possibile:

  • contestare eventuali irregolarità: si pensa che l’importo richiesto è sbagliato o ci sono stati errori nella cessione, la cosa può essere segnalata
  • opporre le stesse eccezioni: se ci sono motivi validi per non pagare (ad esempio, difetti nel contratto originale o pagamenti già effettuati), si possono indicare al nuovo creditore.

Cosa succede quando la banca cede il credito?

Per il debitore possono aprirsi diverse possibilità. Di solito, il nuovo interlocutore è un’altra banca, una società finanziaria o un fondo specializzato. Da quel momento, tutti i pagamenti e le comunicazioni devono essere indirizzati al nuovo creditore.

Le condizioni iniziali del debito non cambiano: né l’importo né i tassi di interesse subiscono variazioni.

Quello che può cambiare è il modo in cui il credito viene gestito. Le società di recupero crediti, ad esempio, possono essere più insistenti delle banche, inviando lettere o effettuando chiamate più frequenti. Tuttavia, il nuovo creditore potrebbe anche offrire maggiori opportunità di negoziazione, come una riduzione del debito tramite saldo e stralcio o piani di pagamento più adatti alle esigenze del debitore.

Come gestire la cessione del credito

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