Alla domanda “Cosa succede se non pago un finanziamento?” possono seguire diverse risposte. Dalle più semplici e immediate, come ad esempio ritornare in ordine pagando quanto prima le rate saltate, alle più complesse, come la segnalazione in CRIF e il pignoramento.
Una nuova soluzione per estinguere i debiti
“E se non pago un finanziamento?”
Si tratta di una domanda legittima, che a volte può capitare di porsi in modo del tutto inaspettato per cause di forza maggiore, come nel caso di un aumento dei tassi di interesse, ad esempio. Ma prima di sapere cosa può accadere se smettiamo di pagare una o più rate di un finanziamento, cerchiamo di definire questa forma di prestito nelle sue diverse forme.
Il finanziamento può infatti essere:
- finalizzato, all’acquisto di uno specifico bene
- non finalizzato, quando a fronte di precise garanzie di restituzione si riceve una somma di denaro che però non ha alcun vincolo di destinazione o impiego
- mutuo, un finanziamento finalizzato all’acquisto di un immobile
- cessione del quinto dello stipendio o della pensione, che ha il limite del 20% rispetto al proprio stipendio o alla propria pensione, ed è a tutti gli effetti un prestito personale e non finalizzato.
Segnalazione in CRIF
Nel caso di un finanziamento non pagato, la prima cosa che accade è la segnalazione in banca dati come cattivo pagatore.
Esistono diversi sistemi di informazione creditizia, tra i quali Crif, che forniscono lo storico dei finanziamenti di un cliente, quindi registrano ogni informazione utile per determinare se una persona è un buon o cattivo cliente. E la segnalazione in Crif è proprio una conseguenza di mancato pagamento delle rate di un prestito.
Cosa succede se non pago un finanziamento?
Se non si pagano le rate di un finanziamento si possono avere conseguenze progressivamente più importanti da gestire.
I ritardi vengono registrati nei sistemi di informazione creditizia e il cliente può essere segnalato come cattivo pagatore. Questa segnalazione comporta una alterazione del cosiddetto merito creditizio e quindi della propria affidabilità finanziaria, rendendo difficile ottenere ulteriori prestiti in futuro o migliorare le condizioni finanziarie.
Se, dopo un primo sollecito definibile amichevole, il debito non viene saldato, e una messa in mora che non sortisce alcun effetto, il creditore può avviare azioni di recupero. Queste possono includere il contatto diretto con il debitore, l’intervento di agenzie specializzate nel recupero crediti o la cessione del debito a una società terza, con l’obiettivo di recuperare quanto dovuto.
Il creditore ha inoltre la facoltà di eseguire il recupero del debito tramite misure più drastiche, come il pignoramento dello stipendio o anche l’iscrizione di ipoteca sui beni del debitore. Queste azioni legali possono causare gravi difficoltà finanziarie e peggiorare ulteriormente la situazione economica.
Quando va in prescrizione un finanziamento non pagato?
I finanziamenti non pagati possono andare in prescrizione, ma il periodo varia in base al tipo di debito. Ad esempio per prestiti personali, mutui e cessione del quinto, la prescrizione è di 10 anni dalla scadenza dell’ultima rata o dalla revoca del finanziamento. Durante questo periodo il creditore può agire per recuperare il credito ma se non intraprende azioni, il debito diventa non esigibile una volta scaduti i termini.
In ogni caso la prescrizione può essere interrotta da eventi come richieste di pagamento da parte del creditore o grazie al riconoscimento del debito da parte del debitore. Alcuni debiti minori, come le bollette o le fatture, hanno termini più brevi di prescrizione che possono essere di due anni o meno.
Se desideri ottenere maggiori informazioni su come estinguere i debiti, puoi compilare il modulo a seguire e troverai risposte alle tue domande.