Skip to main content

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un costante aumento dei tassi BCE, con conseguenze importanti per le spese e l’economia delle famiglie italiane. Quali sono le previsioni per il 2024?

Tassi BCE, di cosa si tratta?

I tassi BCE, o tassi d’interesse della Banca Centrale Europea, sono i tassi ufficiali applicati dalla BCE alle banche private quando queste ricevono finanziamenti.

Questi tassi determinano un impatto indiretto sui tassi di interesse che le banche applicano tra di loro e sui prestiti offerti ai clienti privati. Oltre a rappresentare una percentuale di guadagno sui prestiti, i tassi BCE servono come strumento di politica monetaria per influenzare l’economia e come strumento per regolare l’inflazione.

L’aumento o la diminuzione dei tassi BCE determinano conseguenze dirette su persone, famiglie e imprese, dal momento che hanno delle ripercussioni dirette gli interessi sui mutui e sui prestiti. Ad esempio. Un aumento dei tassi può rendere più costoso il finanziamento per i consumatori e le imprese, rallentando così la spesa e l’investimento, mentre una diminuzione può incoraggiare l’indebitamento e stimolare l’attività economica.

I tassi BCE durante il 2023

La politica dei tassi della Banca Centrale Europea lungo tutto il 2023 è stata caratterizzata da un costante aumento dei tassi, con il fine dichiarato di tenere sotto controllo l’inflazione. Nel 2023 infatti la BCE ha effettuato diversi aumenti dei tassi di interesse. Ecco una panoramica degli aumenti:

  • 16 marzo 2023: aumento dei tassi di 50 punti base
  • 4 maggio 2023: aumento dei tassi di 25 punti base
  • 15 giugno 2023: aumento dei tassi di 25 punti base
  • 27 luglio 2023: aumento dei tassi di 25 punti base
  • 14 settembre 2023: aumento dei tassi di 25 punti base
  • 26 ottobre 2023: nessun aumento.

L’ultimo aumento è datato settembre 2023, è stato il decimo consecutivo ed è stato accompagnato da una revisione al ribasso delle stime sull’inflazione. La BCE ha pertanto deciso di non modificare i tassi di interesse il 26 ottobre 2023. Laddove la stima dell’inflazione per il 2023 è stata rivista al rialzo, intorno al 5,6%, nel dicembre 2022, la BCE ha deciso di lasciare i tassi invariati e ha rivisto al ribasso le proiezioni sull’inflazione per il 2023 e il 2024.

Previsioni tassi BCE per il 2024

Attualmente non sono previsti dei tagli ai tassi da parte della BCE, almeno fino alla primavera. Tuttavia, le previsioni dei tassi della BCE per il 2024 indicano in ogni caso la possibilità di tagli dei tassi.

Secondo un’analisi svolta dal Senior Investment Strategist di Vanguard (società d’investimento statunitense con sede anche in Inghilterra), Shaan Raithatha, la BCE potrebbe effettuare tagli dei tassi nella misura di 75 punti base nel 2024, a partire da giugno o luglio, ma non prima

Conseguenze dell’aumento dei tassi BCE

Gli aumenti dei tassi BCE hanno prodotto diverse conseguenze sull’economia italiana. Prima di tutto, si è avuto un impatto significativo sui mutui variabili, con un aumento considerevole delle rate mensili. Questo aumento ha messo a dura prova le finanze delle famiglie e delle imprese, determinando un rallentamento nei consumi e negli investimenti.

In più l’accesso al credito diventa più difficile, poiché le banche tendono ad inasprirne le condizioni di concessione, con un calo dei prestiti alle imprese e alle famiglie. Questo freno può ulteriormente frenare l’attività economica, limitando le possibilità di crescita e di sviluppo. Infine, gli aumenti dei tassi possono avere un impatto negativo anche sul bilancio dello Stato italiano, aumentando la spesa per interessi sul debito pubblico.

Come risolvere l’eventuale sovraindebitamento?

Un simile quadro può determinare una sofferenza economica per le famiglie che hanno, ad esempio, firmato per un mutuo e che, nell’attuale contesto, hanno visto un significativo aumento di inflazione e spese. Ritrovarsi con troppi debiti può apparire come una condizione complessa da gestire. E in una cerca misura lo è. Ma attualmente esistono gli strumenti per fronteggiare una simile eventualità.

Il sovraindebitamento può essere gestito efficacemente attraverso soluzioni come quelle offerte da Bravo, riparatrice del credito che opera da oltre 14 anni in America Latina ed Europa. Con oltre 350.000 casi risolti globalmente e oltre 46.000 consulenze solo in Italia, Bravo offre ai propri clienti la possibilità di negoziare riduzioni fino al 70% del debito con più creditori, creare piani personalizzati per risolvere il debito e accedere a formazione finanziaria tramite la Bravo Academy. 

I clienti ricevono un supporto costante fino al ripristino della propria salute finanziaria. Per sapere se è possibile accedere al programma di Bravo, basta richiedere una prima consulenza gratuita.

 

 

Indica con quale ente hai un debito

Quanto è il totale del tuo debito?

Dichiaro di aver letto e compreso la seguente informativa sul trattamento dei dati personali. e autorizzo Go Bravo a contattarmi*

Esprimo il mio consenso per le finalità di profilazione: Go Bravo potrà trattare alcuni dei suoi dati personali per finalità di profilazione, strumentali all’invio di comunicazioni di marketing personalizzate, ovvero la raccolta di informazioni sui comportamenti e le abitudini commerciali, al fine di migliorare i servizi offerti.

Esprimo il mio consenso a ricevere comunicazioni commerciali sui servizi di Go Bravo attraverso i seguenti canali:
e-mail telefono servizi di messaggistica/ WhatsApp

Esprimo il mio consenso a ricevere comunicazioni commerciali da partner selezionati da Go Bravo attraverso i seguenti canali:
e-mail telefono servizi di messaggistica/ WhatsApp