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Il calcolo degli interessi moratori fa sì che, quando si sottoscrive un prestito o un mutuo, si conosce fin da principio quale sarà l’effettivo costo del prestito, nel caso in cui dovessero accadere dei ritardi.

Perché serve conoscere il calcolo degli interessi moratori?

Conoscere il calcolo degli interessi moratori risulta essere particolarmente importante per diverse ragioni. In primo luogo, sapere come vengono calcolati gli interessi di mora consente alle persone e alle aziende di essere consapevoli dei costi aggiuntivi che potrebbero affrontare in caso di ritardo nei pagamenti. Così, sarà possibile pianificare in modo adeguato la gestione finanziaria e evitare conseguenze indesiderate sul bilancio, familiare o aziendale, o sulla propria liquidità.

In più, sapere come sono calcolati gli interessi moratori può essere utile in ambito legale. Capire come vengono determinati tali interessi può aiutare a negoziare accordi di pagamento con maggiore consapevolezza, e può aiutare a difendersi nel caso in cui si siano applicati interessi moratori in modo non corretto o non conforme alla legge.

Avere familiarità con il calcolo degli interessi moratori consente, infine, di evitare spiacevoli equivoci o controversie con i creditori o debitori, perché aiuta a costruire una base comune e trasparente per affrontare eventuali questioni su pagamenti in ritardo o penali.

Interessi moratori, cosa sono?

Gli interessi moratori, chiamati anche come interessi di mora, sono un tipo di interessi che vengono applicati sulle somme non pagate entro la scadenza prevista. Questi interessi possono essere applicati in diversi contesti, come nel caso di ritardi nel pagamento di rate di un fido, di un mutuo, fatture non saldate o debiti.

Gli interessi moratori servono nei fatti a compensare il ritardo nel pagamento e a coprire il rischio e i costi associati all’addebito dei crediti scaduti.

Quali leggi regolano il calcolo degli interessi moratori?

Il quadro normativo che regola il calcolo degli interessi di mora è piuttosto ampio, ma può essere riassunto da queste principali leggi:

  • Codice Civile (art. 1224 c.c.): stabilisce che gli interessi moratori sono dovuti in caso di ritardo nel pagamento, e che devono essere versati anche se non espressamente stabiliti dalle parti
  • Decreto Legislativo 9 ottobre 2002, n. 231: secondo cui gli interessi di mora decorrono automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine per il pagamento
  • Decreto Legislativo 9 novembre 2012, n. 192: che ha indicato ulteriori specifiche sui termini di pagamento e sugli interessi di mora nelle transazioni commerciali
  • Decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze: con propri decreti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, stabilisce periodicamente il saggio degli interessi legali di mora applicabili alle transazioni commerciali. Il termine indica il vero e proprio tasso di interesse che lo Stato stabilisce. È il tasso di riferimento per calcolare gli interessi sui prestiti. Ad esempio, per il periodo dal 1 gennaio 2023 al 30 giugno 2023, il tasso di riferimento è pari al 2,50%.

Come calcolare gli interessi moratori?

Per fare un esempio pratico, si può fare riferimento ad un mutuo acceso presso una banca per l’acquisto della prima casa. La formula con cui fare il calcolo è la seguente:

Importo da restituire X tasso di mora X giorni di interessi maturati, il tutto diviso per 365.

Il tasso di mora varia da banca a banca, ed è una informazione che dovrebbe essere ben chiara quando si sta firmando il mutuo. Ci sono tabelle, comunque, consultabili per conoscere il tasso di mora massimo che è possibile applicare, per evitare spiacevoli situazioni di usura o di anatocismo bancario.

Nel caso in cui, ad esempio, l’interesse di mora applicato dalla banca sia del 7%, e le rate non pagate siano 3, con ogni rata dell’importo di 500 euro, si ha la seguente situazione: 1500 euro X 7% X 90 giorni, il tutto diviso per 365 giorni. Il risultato è 25,89 euro di interessi complessivi.

Come risolvere debiti dovuti a rate e interessi?

Il calcolo esemplificativo che è stato fornito, con tutta evidenza non rappresenta una possibile situazione concreta per la quale una grande quantità di rate non pagate, e la conseguente maturazione di interessi di mora potrebbe creare una situazione di affanno economico, se non un vero e proprio sovraindebitamento.

In una simile eventualità è possibile usufruire dei servizi offerti dalle società di riparazione del credito. Bravo è una società di riparazione del credito che per i propri clienti è in grado di:

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