La carta di credito revolving consente l’acquisto di beni e servizi, e in alcuni casi il prelievo di contanti, con rimborso a rate mensili entro un plafond di spesa stabilito.
Viene spesso presentata come una soluzione pratica e flessibile per gestire le spese quotidiane. Ma spesso può diventare una trappola del debito, se non utilizzata in modo giusto e consapevole.
Se ti trovi già in difficoltà con questo tipo di strumento, non affrontare tutto da solo.
Cos’è una carta di credito revolving?
Una carta di credito revolving permette il pagamento, di beni e di servizi, e il prelievo di contanti attraverso rate mensili sulla base di un plafond stabilito.
Il termine “revolving” significa che il credito “gira” continuamente: ogni volta che restituisci dei soldi, quella somma si rigenera e torna disponibile per nuovi acquisti. Così hai sempre denaro a disposizione senza dover chiedere ogni volta un nuovo finanziamento.
Queste carte vengono presentate come strumenti flessibili, ma richiedono attenzione: se non gestite correttamente, possono portare ad accumulare debiti troppo pesanti.
Come funziona una carta di credito revolving?
Il funzionamento si basa su alcuni elementi semplici ma importanti da capire.
Il primo è il plafond, ovvero la somma massima che puoi utilizzare. Questo limite viene deciso dalla banca in base ai tuoi guadagni e può andare da poche centinaia ad alcune migliaia di euro.
Il secondo elemento è come restituisci i soldi. Quando compri qualcosa, il credito disponibile diminuisce. In alcuni casi puoi scegliere se rimborsare l’importo speso in un’unica soluzione o a rate, a seconda delle condizioni previste dal contratto.
Per fare un esempio pratico: una carta revolving ha un plafond di 2.000 euro, e con questa carta viene acquistato un televisore da 800 euro. Sono ancora disponibili 1.200 euro. A questo punto è possibile:
- pagare a rate: attraverso una piccola rata ogni mese, ad esempio 80 euro, ma con interessi sulla somma rimanente di quanto speso
- pagare tutto subito (se previsto dal contratto): si rimborsa l’intero importo entro la scadenza mensile, evitando l’applicazione di interessi.
È nella prima opzione che si nasconde il pericolo. Gli interessi sono molto alti, talvolta superiori al 15–20% annuo, e vengono generalmente calcolati su base giornaliera sul debito residuo.
Nell’esempio fatto: se si ha una rata di 80 euro al mese, rimangono 720 euro su cui sono pagati interessi consistenti. Il televisore finirà per costare molto di più e ci vorrà diverso tempo per finire di pagarlo.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
Le carte revolving offrono alcuni vantaggi in termini di flessibilità, ma presentano anche diversi svantaggi, soprattutto in termini di costi e gestione del debito
I vantaggi sono pochi: puoi usare il credito quando serve senza chiedere ogni volta un nuovo prestito. Se paghi tutto subito ogni mese, non devi interessi.
Gli svantaggi sono molti e potenzialmente pericolosi. Prima di tutto, gli interessi sono altissimi sui soldi non restituiti. È anche molto facile accumulare debiti: siccome il credito si rinnova sempre e le rate minime sono piccole, molte persone spendono più di quello che possono permettersi. Spesso si tratta, inoltre, di debiti cattivi: cioè non collegati a investimenti o beni durevoli, che possono pesare sul bilancio personale.
Un altro problema è che i calcoli sono complicati: spesso non capisci quanto stai pagando veramente. Molte persone si ritrovano intrappolate in debiti che sembrano impossibili da eliminare.
Differenze tra carta revolving e carta di credito
Le carte revolving sono diverse dalle carte di credito normali.
Una carta di credito tradizionale prevede il rimborso dell’intero importo speso entro una scadenza mensile. In caso di mancato pagamento, si applicano interessi di mora e penali, ma non si entra automaticamente in un piano di rimborso rateale continuativo.
La carta revolving invece è fatta apposta per farti pagare a rate, spesso con rate minime molto piccole che ti invogliano a non pagare tutto subito. Questa struttura rende le carte revolving potenzialmente rischiose per chi non ha una gestione attenta del denaro.
Anche gli interessi sono più alti rispetto alle carte normali, perché le finanziarie guadagnano proprio sui debiti che non vengono pagati subito.
Quando la gestione della carta è complicata
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