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Gestione del bilancio familiare

Il bilancio familiare è uno strumento che risulta particolarmente utile per monitorare le entrate di ogni singolo membro della famiglia e le spese. Grazie ad un bilancio familiare non solo si può avere un monitoraggio economico, ma è anche possibile evitare condizioni di sofferenza economica o possibile indebitamento. In questo articolo forniremo un modello di budget planner ed esploreremo il metodo Kabebo.

Cos’è un bilancio familiare?

Il bilancio familiare è una strategia di gestione finanziaria utile a monitorare e pianificare le entrate e le uscite all’interno di un nucleo familiare. Questa prassi consente di avere un colpo d’occhio chiaro e sicuro delle risorse economiche disponibili e delle spese, così che i membri della famiglia abbiano la possibilità di prendere decisioni informate riguardo il risparmio, eventuali investimenti, sotto forma di mutuo ad esempio, e riguardo il consumo del denaro a disposizione.

Disporre di un modello di bilancio familiare utilizzando un budget planner, come si vedrà in questo articolo, può aiutare anche a evitare situazioni di sofferenza economica o sovraindebitamento, e, in alternativa, può essere un modello valido anche qualora ci si trovi già a fare i conti con una situazione di sovraindebitamento.

A cosa serve un bilancio familiare?

Un bilancio familiare può servire per diversi scopi nel contesto della gestione finanziaria familiare. In primo luogo permette di avere un controllo sulle proprie finanze, perché offre una panoramica delle entrate e delle uscite. Ciò permette di identificare come viene speso il denaro e dove possono essere effettuati dei tagli se necessario.

Il planning familiare serve anche a stabilire priorità finanziarie. Quando si hanno sotto controllo le spese quotidiane, è possibile pianificare risparmi per obiettivi a lungo termine come:

  • riuscire a gestire al meglio le risorse in caso di sofferenza economica 
  • l’acquisto di una casa
  • l’istruzione dei figli
  • gli investimenti pensionistici
  • un fondo per emergenze.

Il fondo emergenze è particolarmente importante per affrontare spese impreviste senza dover ricorrere a prestiti o utilizzare risparmi destinati ad altri obiettivi.

Il bilancio familiare è anche utile per evitare il debito eccessivo, dato che un monitoraggio delle spese può impedire di spendere più di quanto si guadagna. Il bilancio familiare può inoltre aiutare a migliorare le abitudini di spesa, favorendo scelte più coscienti e responsabili.

Come creare un bilancio familiare

Un bilancio familiare è composto, nel concreto, da diverse voci che si possono raggruppare in due categorie principali: entrate e uscite.
Le entrate includono tutte le forme di reddito percepito dalla famiglia: come stipendi, rendite da investimenti, pensioni, e ogni altra fonte di guadagno regolare. Sono voci che rappresentano la base su cui costruire il bilancio, perché danno un quadro delle risorse disponibili.

Le uscite si suddividono in spese fisse e variabili. Le spese fisse comprendono tutte le spese che restano costanti ogni mese, come il mutuo o l’affitto di casa, le bollette di servizi essenziali (acqua, luce, gas), i premi per le assicurazioni, e i pagamenti dei prestiti. Dal momento che sono prevedibili, queste voci facilitano la pianificazione finanziaria a lungo termine.

Le spese variabili, invece, possono oscillare di mese in mese e comprendono le spese alimentari, le spese per il trasporto, i costi per svago e tempo libero, l’abbigliamento, le spese mediche non coperte da assicurazioni e gli acquisti impulsivi. Queste uscite richiedono una maggiore attenzione e monitoraggio per evitare che sfuggano di mano e destabilizzino il bilancio.

Una voce estremamente importante è il risparmio, che in linea teorica dovrebbe essere considerato come una spesa fissa. Mettere da parte una somma ogni mese per il fondo di emergenza, per gli obiettivi a lungo termine o per la pensione, contribuisce a costruire una sicurezza finanziaria e a prevenire stress in caso di imprevisti.

Che cos’è il metodo Kakebo e a cosa serve?

Un altro metodo di gestione delle finanze familiari è dato dal metodo Kabebo,il cui focus è l’aumento della consapevolezza delle proprie abitudini di spesa così da riuscire a risparmiare. Il termine kakebo, tradotto in italiano, suona all’incirca: libro dei conti per l’economia domestica. In pratica, il Kakebo è pensato come un diario in cui annotare entrate e uscite, così che la persona possa stabilire obiettivi finanziari chiari e raggiungibili, arrivando a risparmiare fino al 20%, con metodo e costanza.

Il principio fondamentale del Kakebo è la riflessione consapevole sulle proprie spese. Le persone sono invitate a dividere le spese in categorie:

  • necessità
  • desideri
  • cultura
  • spese extra

per poi riflettere sulle proprie abitudini di acquisto, e a pianificare come poter risparmiare. Ogni mese, quindi, il Kakebo propone di fissare un obiettivo di risparmio e di tenere traccia delle spese quotidiane per verificare il progresso verso l’obiettivo stabilito di mese in mese.
Qualora ci si trovi a gestire una situazione di sovraindebitamento chiaramente è molto difficile pensare a un obiettivo di risparmio.

In questo caso, l’obiettivo primario del Kakebo diventa ottimizzare al meglio le proprie uscite in modo tale da avere sotto controllo i propri versamenti mensili, riuscendo ad essere costanti in modo da uscire da questa situazione il prima possibile.

Il Kakebo serve quindi non solo a gestire più efficacemente il budget familiare, così come personale, ma anche a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie scelte di consumo. C’è infine un dettaglio di cui tenere conto: il Kakebo può essere utilizzato sia attraverso un’app dedicata che realizzato con un’agenda o un quaderno appositi.
Questo secondo caso è preferibile, dal momento che annotare le spese scrivendole è un ottimo metodo per rendersi conto delle spese, soprattutto quando queste avvengono con carte piuttosto che contanti.

Come realizzare un Kakebo?

Nel concreto, per realizzare un Kakebo sono sufficienti questi passaggi:

  • scegliere un quaderno o una agenda
  • iniziare il mese stabilendo gli obiettivi di risparmio e annotare le entrate mensili
  • dividere le spese in categorie: necessità, desideri, cultura ed extra
  • tracciare giornalmente le uscite annotando ogni spesa nel quaderno sotto la categoria appropriata.
  • fare una revisione settimanale per vedere dov’è finito il denaro e identificare aree dove poter risparmiare.
  • valutare alla fine del mese se sono stati raggiunti gli obiettivi di risparmio e riflettere su cosa migliorare.

La regola del 50/30/20 applicata alle spese familiari

La regola del 50/30/20 è un’ulteriore strategia semplice per gestire il bilancio familiare. Consiste nel suddividere il reddito netto mensile in tre categorie principali:

  • 50% per le necessità: questa percentuale copre le spese essenziali come affitto o mutuo, bollette, cibo, trasporti e le cure mediche. Sono costi che non possono essere evitati
  • 30% per i desideri: in questa percentuale rientrano le spese non essenziali che migliorano la qualità della vita. Spese quali ristoranti, viaggi, abbonamenti per servizi di intrattenimento, hobby.
  • 20% per risparmio e debito: quest’ultima quota è destinata a creare un fondo di emergenza, risparmiare per obiettivi a lungo termine, come la pensione, e pagare eventuali debiti. Qualora ci si trovi a far fronte ad una situazione di sovraindebitamento è probabile che la quota destinata ai debiti sia superiore al 20%. In questo caso la regola 50/30/20 consente perlopiù un controllo maggiore su quelle che sono le nostre spese mensili.

Ci auguriamo che questo articolo sia stato utile a comprendere l’importanza di una gestione oculata delle spese e come creare un Kabebo in modo efficace. Se desideri approfondire l’argomento o hai domande, il team di Bravo è sempre a disposizione per offrirti ulteriori dettagli e supporto.

 

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