Calcolare l’interesse composto

Saper calcolare l’interesse composto serve a conoscere il reale importo complessivo di un prestito o un finanziamento cui si è avuto accesso, così da evitare possibili ritardi nel pagamento delle rate per restituire quanto ricevuto. Nei casi in cui non risulta possibile pagare per tempo le rate, con gli interessi maturati nel frattempo, è possibile chiedere la consulenza di una riparatrice del credito come Bravo.

Interesse composto, di cosa si tratta?

Quando si parla di interesse composto si indica di fatto l’interesse sui prestiti e i finanziamenti, o sugli investimenti, calcolato non solo sull’importo iniziale, ma anche sugli interessi accumulati nei periodi precedenti.

Se, ad esempio, si è ricevuto un prestito di 10.000 euro con un interesse del 5% annuo, a fine anno si dovrà restituire una somma pari a 500 euro per un importo totale di 10.500. L’anno successivo si dovranno calcolare gli interessi proprio sui 10.500 e nel terzo anno gli interessi su 11.025 euro. Nel concreto, la base dell’importo su cui calcolare l’interesse aumenta, di anno in anno.

Come conseguenza la somma totale che si dovrà restituire alla banca, o alla finanziaria, che prende il nome di montante, aumenterà in modo anche significativo. E per ogni anno in cui si dovrà calcolare la somma complessiva da restituire, si parla di ricapitalizzazione, perché il capitale iniziale su cui calcolare l’interesse aumenterà di anno in anno.

Perché è importante calcolare l’interesse composto?

Come anche accade nel caso degli interessi moratori, sapere cosa sia l’interesse composto e perché è importante calcolarlo sono informazioni che si rivelano utili per molte ragioni:

permettono di conoscere l’effettivo costo complessivo di un prestito
aiutano a costruire una pianificazione delle uscite essenziale per avere un bilanciamento del budget familiare, specie se si vuole risparmiare o si dispone di somme non eccessive
fanno sì che non si sia segnalati in CRIF e che non si corra il rischio di finire in una condizione di avere troppi debiti.

In che modo si calcola l’interesse composto?

Innanzitutto gli elementi che permettono di calcolare l’interesse composto, che sono:

M che sta a indicare il montante
C è il capitale iniziale
r è il tasso di interesse
T indica il tempo, e nello specifico gli anni.

La somma complessiva da restituire, ovvero il montante, si calcola con la seguente formula: M = C x (1 + r)^t. In questa formula il simbolo “^” indica l’esponente di una potenza.

Un esempio di calcolo di interesse composto

Alcuni esempi aiuteranno a comprendere l’applicazione pratica di questa formula. Si può fare il calcolo di un prestito di 20.000 euro che ha un tasso di interesse annuo del 10%. Si ha:

M è il montante, che si ottiene alla fine del calcolo
C è il capitale iniziale, di 20.000 euro
r è il tasso di interesse del 10% (nella formula è espresso in 0,10 per semplificare il calcolo)
T è il tempo, in questo caso 1 anno.

M = 20.000 euro x (1 + 0,10)^1

Applicando la formula C x (1 + r)^t, si avrà come risultato 22.000, che di fatto si ottiene moltiplicando 20.000 euro del capitale iniziale per 1,10, che dà come risultato proprio 22.000.

Ma cosa succede se sono 2 gli anni della durata di questo ipotetico prestito? Anche in questo caso si applica la stessa formula, che ha come esponente 2, perché 2 sono gli anni e non più 1 soltanto. La formula sarà M = 20.000 euro x (1 + 0,10)^2, quindi 20.000 euro x 1,10^2, che diventa 20.00 x 1,21, che dà come risultato finale 24.200 euro.

L’interesse composto del primo anno dava come somma complessiva da restituire 22.000 euro, mentre già il secondo anno vedeva un aumento fino a 24.200 come somma complessiva. Essere consapevoli di questo aumento permette di conoscere il costo effettivo di un prestito, e dà la possibilità di scegliere in modo consapevole se accettarlo o prendere altre decisioni.

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