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Merito creditizio CRIF: cos’è e come si calcola

Il merito creditizio, o credit score, indica la capacità di poter pagare le rate di un prestito che è stato richiesto. Questo parametro è utilizzato da banche e istituti di credito per decidere se concedere o meno un prestito.

Cos’è il merito creditizio CRIF?

Ogni volta che un privato chiede un prestito a una banca o finanziaria, viene valutato il suo merito creditizio, o credit score.

Il merito creditizio indica l’affidabilità di chi chiede un prestito, ovvero la sua capacità di restituire il denaro nei tempi e modi stabiliti nel contratto. Per questa ragione, è un parametro che fornisce informazioni importanti a banche e finanziarie, tutte le volte in cui deve essere concesso un mutuo, un prestito o finanziamento.

A regolare dal punto di vista legale il merito creditizio è il decreto legge n.4 del 13 agosto 2021. Con questo decreto gli istituti di credito sono invitati a vigilare sul merito creditizio, sia di persone fisiche sia di persone giuridiche. L’obiettivo ultimo del decreto è fare in modo che i crediti deteriorati, quindi non più esigibili, siano ridotti al minimo possibile.

A cosa serve il merito creditizio?

Il merito creditizio è quindi una valutazione di affidabilità di un soggetto dal punto di vista economico e finanziario.

Più alto è il merito creditizio, maggiori sono le possibilità di ottenere prestiti.

Quindi, un buon merito creditizio può velocizzare il processo per ottenere un credito. In più, è possibile che una banca decida di applicare un tasso di interesse più basso nel caso in cui il merito creditizio sia positivo.

Per questo è importante avere un punteggio, del proprio merito creditizio, che sia il più alto possibile. E l’unico modo per avere un credit score alto è pagare regolarmente le rate dei prestiti e dei mutui.

Come si calcola il merito creditizio CRIF?

Il calcolo del credit score avviene attraverso un calcolo di tipo statistico, che si basa su diversi dati del richiedente, tra i quali:

  • situazione economica, età e lavoro
  • rapporto sia tra importo che reddito, sia tra rate e reddito
  • possibili insolvenze nel passato
  • avere avuto debiti estinti in modo regolare ed entro le scadenze previste.

Va detto, in ogni caso, come le modalità con cui viene calcolato il credit score possono essere molto diverse tra loro. Anche se il metodo maggiormente utilizzato dalle banche è il Fair Isaac Corporation, conosciuto come metodo o punteggio FICO. In più, si aggiunge, è possibile che banche e finanziarie adottino un proprio metodo di calcolo del credit score.

Come conoscere il proprio merito creditizio?

Per conoscere il proprio credit score è possibile rivolgersi alla CRIF, la Centrale Rischi Finanziari, attraverso un servizio del tutto gratuito. Nello specifico i passaggi sono:

  • accesso al Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) della CRIF: è possibile chiedere il proprio report creditizio. Questo documento include i dettagli di tutti i finanziamenti in corso e quelli estinti negli ultimi 5 anni, insieme a eventuali segnalazioni di ritardi o mancati pagamenti.
  • richiesta online: si può fare la richiesta direttamente online attraverso la pagina della Banca d’Italia dedicata a questo scopo
  • richiesta scritta: si può anche una richiesta scritta, fornendo una copia del documento d’identità e indicando il motivo della richiesta.

Avere accesso a queste informazioni è non solo un diritto per legge, è inoltre uno strumento imprescindibile per sapere se si è segnalati come cattivi pagatori.

Segnalazione alla CRIF

Quando il proprio credit score scende al di sotto di una soglia critica, ecco che si è segnalati alla CRIF come cattivi pagatori. Va specificato che ogni volta che viene fatta una domanda di prestito, mutuo o finanziamento e questa viene accettata, la segnalazione alla banca dati CRIF, chiamata Sistema di Informazioni Creditizie (SIC), è obbligatoria.

La segnalazione negativa ha una durata variabile tra i 12 e i 36 mesi e non avviene in modo automatico quando, ad esempio, viene saltata una rata. Di norma si invia una prima comunicazione dopo che si è verificato un ritardo di due mesi consecutivi, quando la segnalazione negativa non è ancora pubblica. In seguito, si ha un avviso per ogni rata non pagata, su base mensile.

Dopo 5 anni dal saldo definitivo di tutte le rate, la segnalazione, positiva o negativa, viene rimossa dalla banca dati della CRIF.

Come migliorare il proprio merito creditizio?

Per migliorare il proprio credit score è importante considerare tre fattori: pagare sempre la propria parte del debito, rispettare i limiti del proprio credito e non avere un elevato numero di richieste di prestito.

Questi fattori sono purtroppo di poco conto nel caso in cui si è insolventi rispetto a diverse rate di un prestito, o di qualsiasi somma, e si è in una condizione di sovraindebitamento. In simili casi può essere risolutivo rivolgersi ad una società di riparazione del credito, in grado di analizzare attuare una riduzione delle somme e di proporre soluzioni personalizzate per migliorare il merito creditizio.

Per riuscirci, è sufficiente richiedere una prima consulenza.

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