Merito creditizio CRIF: cos’è e come si calcola
Il merito creditizio, o credit score, indica la capacità di poter pagare le rate di un prestito che è stato richiesto. Questo parametro è utilizzato da banche e istituti di credito per decidere se concedere o meno un prestito.
Cos’è il merito creditizio CRIF?
Il merito creditizio (credit score, in inglese) è una valutazione della capacità di una persona o di un’azienda di restituire un prestito o un finanziamento, tenendo fede alle scadenze stabilite al momento della sottoscrizione.
Le banche e gli istituti finanziari utilizzano il merito creditizio per determinare l’affidabilità di un richiedente e decidere se concedere un prestito, stabilendo anche le condizioni applicabili, come il tasso di interesse.
Si tratta di un parametro che basa su diversi fattori. Per fare alcuni primi esempi: la storia creditizia, il reddito, il livello di indebitamento. Un merito creditizio elevato indica una maggiore probabilità che il debitore rispetti gli impegni presi, mentre un punteggio basso può comportare difficoltà nell’ottenere finanziamenti o condizioni meno favorevoli.
Per migliorare il proprio merito creditizio, è importante gestire responsabilmente le proprie finanze, effettuare pagamenti puntuali e mantenere un livello di indebitamento sostenibile.
Come si calcola il merito creditizio CRIF?
Per calcolare il merito creditizio, banche e istituti finanziari adottano alcuni criteri di riferimento, tra cui:
- puntualità dei pagamenti: rappresenta circa il 35% del punteggio e valuta la regolarità con cui sono state effettuate le rate di precedenti finanziamenti. Ritardi o insolvenze influenzano negativamente questo aspetto
- importo del debito: incide per circa il 30% e si riferisce al rapporto tra il debito attuale e il totale del credito disponibile. Un elevato utilizzo del credito disponibile può ridurre il punteggio
- storia creditizia: contribuisce per circa il 15% e riguarda la durata dell’esperienza creditizia. Una lunga storia di gestione responsabile del credito è valutata positivamente
- tipologia di credito utilizzata: rappresenta circa il 10% e considera la diversificazione delle forme di credito utilizzate, come prestiti personali, mutui o carte di credito. Una varietà di crediti gestiti correttamente può migliorare il punteggio
- richieste di nuovo credito: incide per circa il 10% e riguarda il numero di richieste di credito effettuate in un breve periodo. Numerose richieste possono essere interpretate come segnale di rischio e influire negativamente sul punteggio.
Come conoscere il proprio merito creditizio?
Per conoscere il proprio merito creditizio è possibile rivolgersi alla CRIF, la Centrale Rischi Finanziari, che offre un servizio per la consultazione del proprio credit score. Il metodo più diretto consiste nell’accedere al Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) della CRIF, dove è possibile richiedere un report creditizio dettagliato. Questo documento fornisce informazioni sui finanziamenti in corso e su quelli estinti negli ultimi cinque anni, includendo eventuali segnalazioni di ritardi o mancati pagamenti.
Un’altra opzione è quella di effettuare la richiesta online attraverso la pagina dedicata della Banca d’Italia, un metodo rapido e accessibile. In alternativa, è possibile inviare una richiesta scritta, allegando una copia del documento d’identità e specificando il motivo della richiesta. Conoscere il proprio merito creditizio non è solo un diritto garantito dalla legge.
Segnalazione alla CRIF
Quando il proprio credit score scende al di sotto di una soglia critica, ecco che si è segnalati alla CRIF come cattivi pagatori. Va specificato che ogni volta che viene fatta una domanda di prestito, mutuo o finanziamento e questa viene accettata, la segnalazione alla banca dati CRIF, chiamata Sistema di Informazioni Creditizie (SIC), è obbligatoria.
La segnalazione negativa ha una durata variabile tra i 12 e i 36 mesi e non avviene in modo automatico quando, ad esempio, viene saltata una rata. Di norma si invia una prima comunicazione dopo che si è verificato un ritardo di due mesi consecutivi, quando la segnalazione negativa non è ancora pubblica. In seguito, si ha un avviso per ogni rata non pagata, su base mensile.
Dopo 5 anni dal saldo definitivo di tutte le rate, la segnalazione, positiva o negativa, viene rimossa dalla banca dati della CRIF.
Come migliorare il proprio merito creditizio?
Per migliorare il proprio merito creditizio è fondamentale adottare comportamenti finanziari responsabili: pagare puntualmente le rate, evitare di superare i limiti del credito disponibile e limitare le richieste di nuovi prestiti. Tuttavia, in situazioni di grave difficoltà finanziaria o sovraindebitamento, questi accorgimenti possono non essere sufficienti.
In questi casi, è importante sapere che esistono percorsi di composizione della crisi da sovraindebitamento previsti dalla legge n.3/2012, rivolti a privati, consumatori e piccoli imprenditori che non hanno accesso alle tradizionali procedure concorsuali. Per accedere a questi strumenti, ci si può rivolgere a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC).
Esistono inoltre società private che offrono soluzioni finanziarie personalizzate. Per scoprire gratuitamente quale soluzione può essere quella adatta a te, puoi compilare il form sottostante.