Capire la distinzione tra debiti buoni e debiti cattivi serve a gestire le proprie finanze in modo consapevole e costruire un futuro economico solido.
I debiti buoni vengono contratti in modo sostenibile, e hanno obiettivi studiati e precisi, come ad esempio aumentare il proprio patrimonio nel tempo. I debiti cattivi, invece, non determinano alcun accrescimento di valore, sono quindi improduttivi e rischiano di gravare nel corso del tempo.
In caso di debiti cattivi, è possibile richiedere una prima consulenza con Bravo, per pianificare un rientro e imparare a compiere scelte economiche più efficaci.
Che cosa si intende con debiti cattivi e debiti buoni
Non tutti i debiti sono uguali. Anche se spesso si tende ad associare la parola “debito” a qualcosa di negativo, ci sono forme di indebitamento che possono essere utili e funzionali ai propri obiettivi. È qui che entra in gioco la distinzione tra debiti buoni e debiti cattivi.
Il debito buono è un debito che:
- viene contratto con uno scopo produttivo
- contribuisce ad accrescere il proprio valore o il patrimonio nel tempo
- è sostenibile e pianificato in base alle proprie entrate.
Il debito cattivo, invece, è un debito che:
- viene acceso per sostenere spese non necessarie o eccessive
- non genera un ritorno economico
- tende ad accumularsi nel tempo diventando difficile da gestire. Anche per via dei tassi di interesse.
Esempi di debiti buoni e di debiti cattivi
Esempi tipici di debiti buoni sono:
- un mutuo per l’acquisto di una casa
- un prestito per finanziare l’università o un corso professionalizzante
- un finanziamento per avviare un’attività.
In questi casi, il debito rappresenta un investimento nel proprio futuro: serve a creare opportunità, creare reddito o aumentare il valore del proprio patrimonio.
In quanto ai debiti cattivi, rientrano in questa categoria:
- l’uso eccessivo della carta di credito
- l’acquisto di beni di consumo a rate senza reale necessità
- il ricorso a prestiti per coprire altri debiti preesistenti.
In sintesi, il debito cattivo è un segnale di squilibrio finanziario e può rapidamente trasformarsi in un problema difficile da controllare.
Debiti cattivi e debiti buoni: le principali differenze
Per capire se un debito è buono o cattivo, bisogna valutare alcuni aspetti chiave legati alla sua natura e al suo impatto sulle proprie finanze.
Finalità del debito
Il debito buono è funzionale a un obiettivo costruttivo: crea valore, crescita o stabilità nel tempo. Il debito cattivo, al contrario, nasce da esigenze temporanee o scelte impulsive, senza alcun ritorno duraturo.
Capacità di rimborso
Un debito è sostenibile quando può essere rimborsato senza compromettere le spese essenziali o causare stress finanziario. Il debito buono viene contratto proprio tenendo conto di questa capacità. Il debito cattivo spesso supera le possibilità di rimborso, innescando un circolo vizioso.
Effetto sulle finanze personali
Mentre il debito buono può migliorare la propria situazione economica nel medio-lungo periodo, quello cattivo tende a:
- ridurre il potere d’acquisto
- aumentare l’ansia legata ai pagamenti
- ostacolare nuovi progetti finanziari.
Possibilità di gestione e prevenzione
Il debito buono si pianifica. Il debito cattivo, invece, si accumula spesso senza un piano preciso, portando a situazioni fuori controllo.
Comprendere queste differenze è il primo passo per prendere decisioni più consapevoli e migliorare la propria salute finanziaria.
Come intervenire in presenza di debiti cattivi
Affrontare un debito cattivo non è mai semplice, ma ci sono soluzioni concrete per uscire da una situazione difficile, anche quando la sensazione è quella di non avere più via d’uscita. Il primo passo è non ignorare il problema.
Ecco cosa puoi fare:
- analizza la tua situazione debitoria: quanti debiti hai? Quali importi? Con quali tassi e scadenze?
- dai priorità ai debiti più urgenti o costosi: ad esempio quelli con tassi di interesse elevati.
- evita di ricorrere a nuovi prestiti per tamponare i vecchi debiti, a meno che non si tratti di una ristrutturazione del debito studiata con un professionista.
- taglia le spese superflue e riorganizza il tuo budget mensile.
Può essere risolutivo affidarsi a realtà specializzate nella riparazione del credito, come Bravo, che ti aiuta a:
- rinegoziare i tuoi debiti con banche e finanziarie;
- elaborare un piano di rientro sostenibile;
- recuperare la serenità finanziaria attraverso un approccio personalizzato e trasparente.
Perché affidarsi a Bravo può fare la differenza
Quando i debiti cattivi iniziano a pesare sul bilancio familiare o a generare ansia, anche per via di una possibile segnalazione in CRIF, rivolgersi a un servizio di riparazione del credito può essere la scelta giusta. Bravo, in particolare, opera con un metodo chiaro e centrato sulle reali esigenze del cliente.
Ecco cosa offre:
- consulenza gratuita iniziale, per valutare la situazione senza impegno.
- un piano personalizzato di uscita dal debito, calibrato sulle tue possibilità economiche.
- mediazione con creditori, per ottenere sconti, rinegoziazioni o soluzioni sostenibili.
- supporto umano e continuo, per tutto il percorso di recupero
- educazione finanziaria, grazie alla Bravo Academy.
Il vero vantaggio è che non sei più solo. Con Bravo, affronti i tuoi debiti cattivi con il supporto di un team esperto che ti aiuta a ritrovare l’equilibrio economico e a costruire un futuro finanziario più solido.