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È possibile che il debitore si ritrovi con il conto corrente pignorato in caso di insolvenze ripetute. In una simile circostanza, si può prelevare?

Conto corrente pignorato, quando è possibile?

Ritrovarsi con il conto corrente pignorato, a norma di legge, è possibile. Questa eventualità scatta nel momento in cui il debitore non ha pagato diverse rate di un prestito. Solitamente si tratta di 6 o 8 rate, in seguito alle quali scatta il pignoramento.

A regolare il pignoramento ci sono gli articoli dal 491 al 497 del CPC, il codice di procedura civile. Il pignoramento può essere mobiliare, quando avviene nei confronti di beni immobili, e mobiliare, se si riferisce a cose mobili.

Possono essere pignorati:

  • stipendio o pensione: è possibile, ma esistono degli importi minimi non pignorabili, per tutelare il sostentamento del debitore
  • conti correnti bancari: I creditori possono pignorare i conti correnti, con la restrizione di una parte protetta che varia in base a normative e circostanze specifiche
  • immobili: gli immobili possono essere pignorati, in base a quanto stabilisce l’articolo 555 del CPC, dopo notifica e trascrizione dell’atto di pignoramento
  • macchine e altri beni mobili registrati: possono essere oggetto di pignoramento tramite iscrizione nel registro dei beni mobili
  • crediti verso terzi: il creditore può richiedere il pignoramento di crediti che il debitore possiede nei confronti di terze parti.

Pignoramento stipendio

Il blocco del conto corrente viene comunicato al titolare del conto attraverso diverse modalità:

  • notifica dall’autorità giudiziaria: quando il creditore richiede il blocco del conto corrente, l’autorità giudiziaria (un Tribunale) notifica al debitore l’ordinanza di pignoramento o di blocco.
  • comunicazione dalla banca: la banca stessa può comunicare al titolare il blocco del conto, ad esempio quando avviene per motivi di insolvenza. La banca è tenuta a comunicare le ragioni del blocco del conto.
  • senza preavviso: in alcuni casi, il blocco del conto può avvenire senza preavviso, come quando è disposto d’urgenza dall’autorità giudiziaria o quando la banca ritiene necessario tutelare i propri interessi da possibili insolvenze. Tuttavia, anche in questi casi, il titolare deve essere informato.

Anche l’Agenzia delle Entrate è in grado di chiedere il blocco o il pignoramento del conto corrente.

conto corrente pignorato prelievo bancomat

Cosa fare se hai il conto corrente pignorato?

Una volta che il conto corrente è stato pignorato, o bloccato, il titolare del conto non ha possibilità di svolgere alcun prelievo né alcun altro tipo di attività finanziaria. E nel concreto, l’importo che risulta pignorato è sotto custodia della banca fino a quando il Tribunale, o l’autorità giudiziaria preposta, non prende le decisioni del caso.

Come sbloccare il conto corrente pignorato?

Strategie utili allo sblocco del conto corrente pignorato sono:

  • pagare il debito: la soluzione più diretta per sbloccare un conto pignorato è saldare il debito in sospeso, incluse eventuali spese legali e interessi. È possibile negoziare con il creditore un piano di rimborso se il pagamento immediato totale non è fattibile.
  • contestazione legale: se si ritiene che il pignoramento sia stato eseguito in modo errato o ingiusto, è possibile contestare l’azione in Tribunale. Un avvocato può aiutare a verificare la legittimità del pignoramento e, se è il caso, presentare una contestazione
  • richiesta di sblocco parziale: se il conto contiene più fondi rispetto al debito dovuto, è possibile richiedere il rilascio degli importi eccedenti attraverso un’istanza legale
  • accordo con il creditore: talvolta può essere utile avviare una negoziazione diretta con il creditore per trovare una soluzione alla disputa, che potrebbe includere la riorganizzazione del debito o altre condizioni che il creditore possa accettare per sbloccare il conto.

A volte, gli errori procedurali durante il processo di pignoramento possono rendere illegittima l’azione. È importante assicurarsi che tutte le procedure siano state seguite correttamente, compreso il corretto preavviso prima del pignoramento.

 

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