Quando il creditore cede il credito da riscuotere ad un terzo soggetto, si parla di cessione del credito. Questo soggetto terzo può anche essere una società di recupero crediti.
Che cos’è la cessione del credito?
Quando si parla di cessione del credito si fa riferimento ad un accordo tra due parti in cui il creditore originale, il cedente, trasferisce i suoi diritti di credito a un’altra parte, definito cessionario. In altre parole, il creditore originale assegna il proprio diritto di ricevere il pagamento di un debito ad un terzo soggetto.
Alcuni esempi di cessione del credito
Ci sono diversi esempi di cessione del credito, che può essere:
- commerciale: quando un’azienda vende la propria fattura ad una società di factoring, che a sua volta le anticipa il denaro in cambio di una commissione. In questo modo, l’azienda cede il diritto di ricevere i pagamenti da parte dei propri clienti al factoring
- ipotecario: un mutuatario decide di vendere il proprio mutuo ad una banca o ad un altro istituto finanziario. In questo caso il mutuatario cede la proprietà del debito ipotecario alla nuova istituzione finanziaria, che diventa il nuovo creditore e riscuote i pagamenti mensili
- al consumo: una persona prende in prestito denaro da una banca o da una finanziaria per fare un acquisto. Successivamente, decide di cedere il credito al consumo a un’altra istituzione finanziaria in cambio di una somma di denaro immediata
- d’imposta: Un’azienda che ha accumulato crediti d’imposta a causa di investimenti o spese aziendali può decidere di cedere questi crediti ad un’altra azienda in cambio di liquidità immediata. L’azienda acquirente usufruirà di questa forma di credito d’imposta per ridurre le proprie imposte.
Debito ceduto a recupero crediti
Quando ci si trova nell’impossibilità di pagare un debito, i creditori spesso ricorrono a un processo mirato a recuperare il debito insoluto. Una delle strategie a loro disposizione è cedere il debito a un’agenzia di recupero crediti.
Una volta che il debito è stato integralmente acquisito dall’agenzia di recupero crediti, questa di solito informa il debitore attraverso contatti telefonici o notifiche scritte. È importante notare che la cessione o il trasferimento del debito può avvenire senza necessariamente richiedere il consenso del debitore, benché generalmente non avvenga senza che ne sia data notifica.
Secondo la legge, il consumatore deve ricevere una comunicazione formale, conosciuta come lettera di convalida del debito, entro cinque giorni dal primo tentativo di contatto da parte dell’esattore. Questa lettera deve contenere informazioni dettagliate sul debito, incluso l’importo dovuto, il nome del creditore originario e una dichiarazione che specifica il diritto del consumatore di contestare il debito.
In alcuni casi, se non si raggiungono accordi soddisfacenti con l’esattore nel corso di diversi mesi, il debito singolo potrebbe essere aggregato ad altri e ceduto a un’altra agenzia di recupero crediti. Questo ciclo può ripetersi più volte, anche oltre il termine di prescrizione che può essere applicato al debito.
Come gestire il proprio debito?
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