Spesso diamo per scontate le definizioni di queste due figure: debitore e creditore. In questo articolo vogliamo affrontarle per indicare il tipo di rapporto e le differenze che ci sono.
Debitore e creditore, come possiamo definirli?
Quando, anche temporaneamente, ci troviamo nella impossibilità di far fronte a debiti che abbiamo contratto e non riusciamo a pagare le rate del mutuo, ad esempio, possiamo essere definiti debitori. Gli enti e i soggetti che ci hanno prestato o fornito soldi, indipendentemente dal loro statuto e dalla quantità di denaro prestata o finanziata, prendono il nome di creditori.
Come prima definizione, quindi, il debitore è la persona fisica o il soggetto giuridico che deve restituire del denaro ad un creditore. Da parte sua, il creditore è colui che ha prestato una somma di denaro, a fronte di un accordo ed eventualmente di una percentuale di maggiorazione su quanto prestato, che prende il nome di interesse.
Queste due definizioni possono essere considerate giuste, ma sono incomplete dal punto di vista giuridico, né spiegano quali sono gli obblighi e i diritti che il debitore e il creditore hanno reciprocamente. Cerchiamo allora di approfondirli.
Chi è il debitore?
Definiamo dunque il debitore con maggiore esattezza. Il debitore è il soggetto che riceve denaro, oppure un altro servizio o bene che siano di valore, da parte di un altro soggetto, che prende il nome di creditore. Un debitore è, ad esempio, anche una famiglia che non è in grado sostenere le spese legate al mutuo della prima casa per diversi mesi.
Quanto ricevuto, denaro, bene o servizio, è dato in uso o in prestito e il debitore si impegna alla sua restituzione in una data concordata e con le modalità che sono state concordate.
Dal punto di vista giuridico il debitore è definito come soggetto passivo del rapporto di obbligazione, è quindi obbligato ad una prestazione nei confronti del creditore. La prestazione, nel nostro caso, è la restituzione del denaro dato in prestito.
Se la somma non è restituita, ovvero in caso di inadempimento, secondo l’articolo 2740 del Codice Civile, il debitore risponde con tutto il suo patrimonio. Parliamo quindi di garanzia patrimoniale. E su questi beni i creditori potranno rivalersi.
Chi è il creditore?
Tra debitore e creditore c’è, di conseguenza, un rapporto obbligatorio, in cui il debitore è soggetto attivo, e il creditore è soggetto passivo. Il creditore è pertanto definito come soggetto attivo del rapporto obbligatorio, oppure titolare del credito che gode del diritto di esigere la prestazione che ha fornito al debitore.
Inoltre il creditore è titolare degli eventuali interessi concordati rispetto alla somma, al servizio o al bene che sono stati concordati. Quando un debitore non è in grado di adempiere ai propri obblighi, non restituisce ad esempio la somma del prestito e gli interessi pattuiti, il creditore può rivalersi sui beni del debitore in base all’art. 2741 del Codice Civile.
Dobbiamo specificare come è spesso possibile essere debitori e creditori allo stesso tempo, come nel caso di aziende che forniscono un bene ai propri clienti, con pagamento rateizzato, e contemporaneamente, si ritrovano a dover pagare il fornitore delle materie prime necessarie alla realizzazione dei beni da vendere ai propri clienti.
Quando operiamo un pagamento, per un acquisto online, in modalità Buy Now Pay Later diventiamo di fatto debitori dell’ente creditore o dell’intermediario finanziario che ci ha concesso questo finanziamento a breve termine.
Come risolvere il rapporto tra debitore e creditore?
Il rapporto tra debitore e creditore a volte può essere sbilanciato a favore del secondo. Capita quando ci troviamo in condizione di insolvenza, se non vero e proprio sovraindebitamento. Come uscire dai debiti allora?
Una possibilità di valore è data da una società riparatrice del credito. Una riparatrice del credito agisce in prima battuta mettendosi in contatto con gli enti verso cui il cliente è indebitato, realizza quindi un piano di rientro basato sulle disponibilità economiche reali del cliente, ottenendo uno sconto sul debito complessivo. Quando poi il cliente ha versato la prima rata del piano di rientro, fa parte a tutti gli effetti del programma.
Si tratta di una possibilità concreta per chi versa in una condizione di debiti, cui possiamo accedere chiedendo una prima consulenza finanziaria.