I punti chiave dell’articolo:
Come togliersi da garante:
- Nuovo garante che sostituisce il precedente.
- Rinegoziazione del contratto se il debitore migliora la propria situazione finanziaria.
- Estinzione anticipata del finanziamento.
Ruolo e responsabilità del garante:
- Impegno a pagare se il debitore non lo fa.
- Durata del ruolo fino all’estinzione del debito o prescrizione.
- In caso di inadempimento, il garante può essere segnalato come cattivo pagatore e affrontare azioni legali.
Processo per liberarsi da garante:
- Richiesta formale all’istituto di credito tramite raccomandata o PEC.
- Necessaria la collaborazione di tutte le parti coinvolte, con eventuali modifiche contrattuali.
Togliersi come garante di un finanziamento è possibile, facendo domanda alla banca oppure alla finanziaria che ha concesso l’importo. È fondamentale che il creditore dia espressamente il proprio consenso. Si tratta, quindi, di un’azione che richiede la volontà di entrambe le parti, e di solito, un garante può togliersi nel caso in cui ci sia un nuovo garante che prenda il posto del precedente, oppure quando il debito è stato quasi completamente estinto.
Avere accesso ad un finanziamento, o a un prestito, è una scelta che comporta responsabilità e rischi. Nel caso in cui non si è più in grado di sostenere le rate di quanto ricevuto da un finanziamento, è possibile rivolgersi ad una riparatrice del credito. Prenotando una prima consulenza, sarà possibile costruire un percorso di sicurezza e stabilità finanziarie.
Chi è il garante di un finanziamento?
Prima di sapere come togliersi da garante di un finanziamento, cerchiamo di conoscere meglio questa figura. Il garante di un finanziamento è una persona che si assume l’impegno di coprire il debito del debitore principale nel caso in cui quest’ultimo non riesca a rispettare gli obblighi di pagamento. La figura del garante è regolata dal Codice Civile italiano, in particolare dagli articoli 1936 e seguenti, che disciplinano quello che prende il nome di contratto di fideiussione.
In base all’articolo 1936, la fideiussione è un accordo attraverso il quale il garante si obbliga personalmente verso il creditore per garantire l’adempimento di un obbligo altrui. Se il debitore principale non paga, il creditore può richiedere al garante il saldo del debito, rispettando le stesse condizioni previste dal contratto originario.
Il ruolo del garante è fondamentale per ottenere finanziamenti da parte di soggetti con un merito creditizio insufficiente o situazioni finanziarie precarie. Tuttavia, questo impegno comporta rischi significativi, come la possibilità di essere segnalato al CRIF o di subire azioni legali in caso di insolvenza del debitore.
Quanto dura il garante di un finanziamento?
Il garante è vincolato per tutta la durata del contratto, a meno che non si verifichino le situazioni seguenti:
- estinzione anticipata del finanziamento: se il debitore principale salda il debito in anticipo, l’impegno del garante termina immediatamente
- prescrizione del debito: la responsabilità del garante si estingue anche con la prescrizione del debito. Per i finanziamenti la prescrizione generale è di 10 anni, in base all’articolo 2946 del Codice Civile salvo azioni intraprese dal creditore.
Come togliersi da garante di un finanziamento?
Le diverse modalità con le quali è possibile togliersi da garante di un finanziamento sono:
- sostituzione del garante: è possibile proporre un nuovo garante che soddisfi i requisiti richiesti dalla banca. L’istituto di credito valuterà la capacità economica e l’affidabilità del nuovo garante prima di approvarne la sostituzione
- rinegoziazione del contratto: se il debitore principale migliora la propria situazione finanziaria, può richiedere alla banca di eliminare la figura del garante attraverso una modifica contrattuale. Avviene, per esempio, quando il debitore dimostra di poter far fronte alle rate senza garanzie aggiuntive
- estinzione anticipata del finanziamento: se il debitore estingue completamente il debito prima della scadenza, il ruolo del garante decade automaticamente.
Nel concreto, la richiesta per togliersi come garante di un finanziamento deve essere effettuata per raccomandata, o PEC, nei confronti dell’istituto di credito che ha concesso il finanziamento.
In estrema sintesi, liberarsi dal ruolo di garante richiede la collaborazione di tutte le parti coinvolte e, nel caso, una revisione del contratto da parte dell’istituto di credito.
Cosa succede al garante se il prestito non viene pagato?
Se il prestito non viene pagato dal debitore principale, il garante è chiamato a intervenire per coprire il debito. Dal momento che è vincolato dal contratto di fideiussione, il garante si assume l’obbligo legale di pagare le rate insolute, gli interessi maturati e le eventuali spese accessorie.
La banca o l’istituto di credito, infatti, possono rivolgersi direttamente al garante per recuperare le somme dovute senza dover intraprendere ulteriori azioni nei confronti del debitore principale.
Se anche il garante non riesce a onorare il pagamento, può essere segnalato come cattivo pagatore al CRIF o ad altri sistemi di informazioni creditizie. Questa segnalazione influisce negativamente sul suo punteggio di credito, e rende più difficile ottenere nuovi finanziamenti in futuro. Infine, l’istituto di credito può avviare azioni legali contro il garante, come il pignoramento di beni o dello stipendio, per recuperare il debito.
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